EDMUNDO O'ANIMAL ||| I calciatori più ribelli della storia
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◾ I giocatori più pazzi della storia del calcio - Edmundo O'Animal ◾ Quando un appassionato assiste all’ennesimo eccesso di un talento, spesso e volentieri si domanda “Perché?”. La domanda che si pone è sempre la stessa: perché quell’uomo non sfrutta le qualità che ha ricevuto in dono per raggiungere grandi obiettivi? La realtà è che a questi giocatori molto spesso non interessano minimamente i risultati ed il successo, nonostante a volte grazie alle loro capacità innate riescano comunque ad ottenerlo. Altre volte invece questi calciatori, uniti da una sottile vena di follia che li accomuna dentro e fuori dal rettangolo verde, hanno costretto la propria squadra, che aveva fatto affidamento su di loro, a dire addio ai sogni di gloria. Il pomeriggio del 7 febbraio 1999, allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, accade il piu’ grande sliding door della storia della societa’ viola. Mancano pochi minuti alla fine del match tra i padroni di casa e il Milan. In Toscana si respira aria di scudetto, anche se non siamo ancora a primavera. Gabriel Batistuta, centravanti e capitano della Fiorentina, viene lanciato a rete da Padalino. Siamo sullo 0-0. Se Batigol fa il suo dovere, i ragazzi di Trapattoni possono dare un segnale al campionato, battendo una sicura concorrente per il titolo. Già perché sono primi a 41 punti a ben 5 punti dai rossoneri, terzi dietro la Lazio. (Classifica 41, 38,36). Il numero 9 argentino però cade all’improvviso e si accascia. Urla ed alza subito il braccio. Ha intuito che non e’ cosa da poco. La diagnosi parlera’ chiaro: distorsione al ginocchio sinistro, con probabili interessamenti al legamento collaterale. La prima prognosi e’ di 30-40 giorni almeno. Il Trap e i suoi ragazzi sono molto preoccupati anche se in casa viola, il sostituto del “Re Leone” c’e’ gia’. E’ il suo compagno di reparto Edmundo. Il brasiliano, vice campione del mondo, e’ il secondo violino dell’attacco gigliato ed ora tocca a lui mantenere, con i suoi gol, la squadra in alto in classifica. Il motivo di quella apprensione in realtà è molto semplice: quel ragazzo, che dovrebbe ha tutt’altro per la testa. Non e’ un carattere facile, il 27enne carioca. Arriva a Firenze nel gennaio ’98 per 13 miliardi di lire. Vittorio Cecchi Gori vuole riprovarci con il grande colpo di mercato estero. Dopo l’acquisto dello sfortunato Kanchelskis(kencelskis) l’anno prima, ora e’ il turno di “O’ Animal”, il nickname con cui tutti, nel Vasco da Gama, la sua squadra, e non solo, lo conoscono. Quel soprannome gli è stato attribuito dal telecronista brasiliano Omar Santos ed ha un significato tutto suo. Rappresenta perfettamente il suo modo di intendere il calcio. Vissuto in maniera folle ed istintiva. Edmundo sembra che pratichi quello sport non per bisogno, ma semplicemente per divertirsi.
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