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Cosa sono i missili ipersonici? - in 5 minuti

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Iniziamo col dire che questo è uno di quegli argomenti trattati in maniera piuttosto superficiale dai mezzi di informazione, spesso con toni sensazionalistici. Ad ogni modo, i missili ipersonici non sono affatto una novità. Esistono sin dai primi anni '60 con la comparsa dei missili balistici. Quando un oggetto si muove a velocità superiori a 5 volte quella del suono si parla di regime ipersonico. Ad esempio un missile ICBM (che sta per missile balistico intercontinentale), ad esempio, è un missile concepito per arrivare al di fuori dell'atmosfera terrestre e durante la fase discendente raggiunge velocità elevatissime, che possono arrivare a 27 volte la velocità del suono. La traiettoria balistica è predeterminata e consente di raggiungere enormi distanze, ma non può essere cambiata dopo il lancio. I moderni missili ipersonici invece offrono la possibilità di cambiare la loro traiettoria durante il volo. I moderni missili ipersonici si dividono in due categorie: gliders e missili cruise. I primi sono simili ad alianti, trasportati ad una certa quota da un missile balistico per poi essere rilasciati e planare a velocità ipersonica sul bersaglio. I secondi, i missili cruise, volano con traiettorie parallele alla superficie terrestre e con il motore acceso durante tutta la durata del volo e alette ventrali per permettere la manovrabilità. Per poter operare a velocità ipersoniche questi missili sono divisi in due stadi: il primo contiene un motore a propellente solido che porta il missile fino a mach 5 e poi il motore "scramjet", che opera da mach 5 in poi, rendendo possibile il proseguimento della traiettoria in regime ipersonico. Ad ogni modo, nonostante le notizie sensazionalistiche e la propaganda, nessuno di questi missili raggiunge velocità comparabili con quelle dei missili ICBM di cui abbiamo parlato all'inizio che esistono da mezzo secolo. Quali sono i vantaggi? Innanzitutto, la traiettoria predeterminata tipica dei missili balistici è oggi prevedibile dai computer, permettendo di individuarli con appositi sistemi radar e satellitari e intercettarli con una discreta possibilità di successo. Invece i moderni missili ipersonici possono modificare la traiettoria durante il volo, schivando così i missili inviati per intercettarli, oppure, addirittura, seguire volutamente traiettorie molto irregolari per saturare le capacità di calcolo dei sistemi di rilevamento. Volando poi a quote più basse rispetto ai missili balistici riescono ad eludere più facilmente ai sistemi radar di sorveglianza. In più, i missili ipersonici possono diventare "invisibili", perché quando un oggetto che si muove a velocità ipersoniche all'interno dell'atmosfera l'aria che lo riveste viene ionizzata. E quindi il missile è avvolto da un mantello di plasma. Poiché il plasma assorbe le radiazioni elettromagnetiche il missile risulterà invisibile ai radar. Passiamo quindi agli svantaggi: proprio perché il plasma assorbe le radiazioni elettromagnetiche, rende sì il missile invisibile, ma gli impedisce anche di emettere i segnali per orientarsi e comunicare con la base da cui è stato lanciato. L'unico modo per eliminare questo inconveniente è ridurre la velocità. Ma velocità più basse possono comportare minore gittate e maggior probabilità di essere individuati e intercettati. Poi c'è da dire che la tipologia di motori scramjet adottati per questi missili è ancora acerba e non è certo che possano operare bene in tutte le condizioni di impiego. Capite bene quindi che non è tutto oro quel che luccica e che siamo ancora lontani dal concetto di "armi rivoluzionarie" millantato spesso dal mondo dell'informazione. Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico. Sommario 0:00:00 - Introduzione 0:01:22 - Come funzionano i missili ipersonici 0:04:00 - Conclusioni ____________ Per richieste preventivi, scrivere a: a.rizzo@a2c.it

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Iniziamo col dire che questo è uno di quegli argomenti trattati in maniera piuttosto superficiale dai mezzi di informazione, spesso con toni sensazionalistici. Ad ogni modo, i missili ipersonici non sono affatto una novità. Esistono sin dai primi anni '60 con la comparsa dei missili balistici. Quando un oggetto si muove a velocità superiori a 5 volte quella del suono si parla di regime ipersonico. Ad esempio un missile ICBM (che sta per missile balistico intercontinentale), ad esempio, è un missile concepito per arrivare al di fuori dell'atmosfera terrestre e durante la fase discendente raggiunge velocità elevatissime, che possono arrivare a 27 volte la velocità del suono. La traiettoria balistica è predeterminata e consente di raggiungere enormi distanze, ma non può essere cambiata dopo il lancio. I moderni missili ipersonici invece offrono la possibilità di cambiare la loro traiettoria durante il volo. I moderni missili ipersonici si dividono in due categorie: gliders e missili cruise. I primi sono simili ad alianti, trasportati ad una certa quota da un missile balistico per poi essere rilasciati e planare a velocità ipersonica sul bersaglio. I secondi, i missili cruise, volano con traiettorie parallele alla superficie terrestre e con il motore acceso durante tutta la durata del volo e alette ventrali per permettere la manovrabilità. Per poter operare a velocità ipersoniche questi missili sono divisi in due stadi: il primo contiene un motore a propellente solido che porta il missile fino a mach 5 e poi il motore "scramjet", che opera da mach 5 in poi, rendendo possibile il proseguimento della traiettoria in regime ipersonico. Ad ogni modo, nonostante le notizie sensazionalistiche e la propaganda, nessuno di questi missili raggiunge velocità comparabili con quelle dei missili ICBM di cui abbiamo parlato all'inizio che esistono da mezzo secolo. Quali sono i vantaggi? Innanzitutto, la traiettoria predeterminata tipica dei missili balistici è oggi prevedibile dai computer, permettendo di individuarli con appositi sistemi radar e satellitari e intercettarli con una discreta possibilità di successo. Invece i moderni missili ipersonici possono modificare la traiettoria durante il volo, schivando così i missili inviati per intercettarli, oppure, addirittura, seguire volutamente traiettorie molto irregolari per saturare le capacità di calcolo dei sistemi di rilevamento. Volando poi a quote più basse rispetto ai missili balistici riescono ad eludere più facilmente ai sistemi radar di sorveglianza. In più, i missili ipersonici possono diventare "invisibili", perché quando un oggetto che si muove a velocità ipersoniche all'interno dell'atmosfera l'aria che lo riveste viene ionizzata. E quindi il missile è avvolto da un mantello di plasma. Poiché il plasma assorbe le radiazioni elettromagnetiche il missile risulterà invisibile ai radar. Passiamo quindi agli svantaggi: proprio perché il plasma assorbe le radiazioni elettromagnetiche, rende sì il missile invisibile, ma gli impedisce anche di emettere i segnali per orientarsi e comunicare con la base da cui è stato lanciato. L'unico modo per eliminare questo inconveniente è ridurre la velocità. Ma velocità più basse possono comportare minore gittate e maggior probabilità di essere individuati e intercettati. Poi c'è da dire che la tipologia di motori scramjet adottati per questi missili è ancora acerba e non è certo che possano operare bene in tutte le condizioni di impiego. Capite bene quindi che non è tutto oro quel che luccica e che siamo ancora lontani dal concetto di "armi rivoluzionarie" millantato spesso dal mondo dell'informazione. Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico. Sommario 0:00:00 - Introduzione 0:01:22 - Come funzionano i missili ipersonici 0:04:00 - Conclusioni ____________ Per richieste preventivi, scrivere a: a.rizzo@a2c.it

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