Tutto quello che è accaduto in Italia e nel mondo ed è utile sapere. Effetto giorno è la trasmissione quotidiana che getta lo sguardo oltre le notizie, con analisi e commenti per capire ed approfondire l'attualità attraverso ospiti in diretta e interviste: politica, economia, attualità internazionale e cronaca italiana. Tutti i giorni ospita "Il Punto" del vicedirettore del Sole24Ore Alberto Orioli, le anticipazioni del pomeriggio sportivo con Carlo Genta.
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DopoGP F1 2022, GP d'Olanda A Zandvoort stravince (sempre lui) Max Verstappen
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Altra Domenica difficile per la Ferrari in Olanda, con una F1-75 che anche su una pista sulla carta perfetta per le sue caratteristiche, che fa aumentare la preoccupazione in vista del Gran Premio d'Italia. Oltre a non riuscire a contrastre il padrone di casa Max Verstappen, la Rossa è stata più lenta anche delle due Mercedes, e soltanto il talento di Charles Leclerc l'ha portata sul podio, mentre la corsa di Carlos Sainz è stata rovinata da errori nelle due soste che lo hanno fatto scivolare all'ottavo posto. Situazione che ricorda quanto successo nel 2018 quando dopo l'errore di Sebastian Vettel ad Hockenheim, la Ferrari crollò. La stessa cosa sta accanendo quest'anno dal Paul Ricard quando Leclerc andò a muro, e da quella gara, la F1-75 non ha avuto più le stesse prestazioni, mentre Red Bull e Mercedes sono cresciute. Invece Verstappen ha regalato nuovamente spettacolo vincendo la gara di casa, superando come ad Abu Dhabi Lewis Hamilton, che insieme alla Ferrari è l'altro sconfitto di giornata, visto che è stato battuto dal compagno di squadra George Russell, e si è dovuto accontentare della quarta posizione.
La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.
La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.
Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.
La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.
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La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.
La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.
Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.
La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.
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La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.
La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.
Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.
La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.
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La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.
La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.
Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.
La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.
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